- M. Bulgakov, Il maestro e Margherita. - L'ho letto in prima superiore durante un'influenza e mi ha iniziato ad un nuovo stile, per non dire del gatto protagonista, Ponzio Pilato e come parla di Chiesa e Stato
- J.D. Salinger, The catcher in the rye. - Il primo romanzo che ho letto in inglese, con mia grande soddisfazione. Scelto perchè al liceo il prof. di inglese ci tirava sempre fuori il suo brano iniziale e non riuscivo a capirne il senso. Alla fine mi era piaciuto moltissimo e avevo imparato le mie prime parolacce in inglese
- B. Yoshimoto, Amrita. - Scoperto mentre scrivevo la tesi grazie alla collocazione in Ariostea davanti alla scrivania dove consultavo i testi antichi che mi occorrevano. Da qui la mia passione per il Giappone e per i libri dove occadono le cose più strane (se non paranormali) e i protagonisti le prendono con grande nonchalance
- H. Murakami, Norvegian wood -Tokyo blues. - Il libro che mi ha fatto scoprire il mio autore preferito
- Ayn Rand, La fonte meravigliosa. Un nuovo modo di scrivere e di vedere, ora sto leggendo il suo masterpiece e mi chiedo come faccia a non essere più famosa in Italia, in America ha venduto milioni e milioni di libri (vabbè che si può dire anche di Wilbur Smith e Nicholas Spark)
Questa più o meno la mia classifica. Chi vuole scriverla adesso?
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