mercoledì 11 aprile 2007

L'arte di viaggiare

Raccolgo la sfida.
Ho letto L'arte di viaggiare di Alain de Botton al ritorno da un viaggio a Dublino, circa un anno e mezzo fa. Non è il genere di libro che leggo solitamente; leggo per lo più narrativa e, fra la narrativa, quasi esclusivamente romanzi. Eppure di questo libro ho un ottimo ricordo, forse anche perchè me lo aveva consigliato e prestato una cara amica, che, a suo modo, è partita per un viaggio lungo ed impegnativo.
Ecco due citazioni (non tre...), che avevo trascritto sul mio Quaderno delle farneticazioni di viaggio, perchè mi avevano particolarmente colpito, sembravano parlare di me...

L'incontro con la nostra parte più autentica non avviene necessariamente a casa, dove anche i mobili ci ripetono che non possiamo cambiare perchè loro non cambiano, e l'ordine domestico ci incatena alla persona che siamo nella vita di tutti i giorni senza per questo corrispondere a ciò che siamo nella nostra essenza profonda.

Se è vero che l'amore è la ricerca negli altri di qualità assenti in noi stessi, allora nel nostro amore per una persona di origini diverse può albergare l'ambizione di unirci più profondamente a valori assenti nella nostra cultura.

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